Articolo tecnico
Sono diversi gli errori in cui giornalmente si può incorrere durante la prova di tenuta dei propri prodotti. Di seguito ne citeremo alcuni, illustrandone le problematiche a medio-lungo termine.
1) Test ripetuti sullo stesso pezzo
La prova di tenuta va realizzata su un pezzo, una sola volta. Tuttavia, capita spesso che l’operatore, dopo il primo esito scarto di prova, effettui una nuova prova di tenuta sullo stesso componente, ottenendo un risultato migliore.
Questa operazione risulta errata in quanto effettuare una doppia prova (soprattutto se non si scarica l’aria dal pezzo) porta ad un duplice assestamento dell’aria all’interno del componente, abbassandone così la caduta di pressione in Dp.
Quello che si ottiene in questi casi sono quindi falsi “pezzi buoni” per la prova di tenuta, mentre in realtà si tratta di componenti scarto.
2) Test su pezzi non a temperatura ambiente
Il fenomeno più influente nella prova di tenuta è la temperatura.
Testare un componente che non è alla medesima temperatura dell’ambiente in cui si trova lo strumento può portare ad un aumento della pressione all’interno del pezzo. Questo provoca un innalzamento della pressione letta dallo strumento, mascherando eventuali perdite o restituendo un esito di errore per calo positivo.
Esistono funzioni appositamente create per compensare queste variazioni (o transienti), ma ForTest consiglia di testare i vostri pezzi nelle condizioni ottimali per la prova di tenuta, mantenendo quindi i componenti da testare nello stesso ambiente di lavoro e isolando da correnti d’aria la postazione di prova, in modo da evitare sbalzi di temperatura.
3) Utilizzo tubi e posaggi non adatti
L’utilizzo di tubi spiralati o troppo morbidi (ad esempio in silicone), unito a posaggi non idonei (per esempio con guarnizioni in gomma morbida e spessa), crea problemi di scarsa ripetibilità delle misure e fenomeni di calo positivo.
Altro problema frequente è il dimensionamento errato dei sistemi di chiusura con cilindri pneumatici che, se attivati con una pressione troppo alta e utilizzando guarnizioni in gomma troppo spesse, creano il problema di calo positivo.
L’unico modo per avere misure stabili, precise e veritiere è utilizzare tubi dritti in Rilsan, di lunghezza minore possibile, e costruire posaggi con O-ring con tenuta metallo su metallo.
4) Negligenze degli operatori
Capita spesso che gli operatori, durante il test, eseguano operazioni non idonee per la correttezza del test di tenuta. Toccare i tubi o i pezzi durante il test, muovere ingranaggi o parti mobili o spostare i pezzi durante la prova può falsare i risultati del test.
Le postazioni di collaudo devono essere strutturate per isolare il componente in prova da operazioni errate ed essere lontane da fonti di calore o freddo.
Per ottenere dunque risultati attendibili dai test di tenuta e portata vale la pena testare una sola volta ciascun pezzo con grande attenzione, in condizioni di temperatura stabile e impiegando tubi e posaggi adeguati.